Elsa Schiaparelli, è lei che ha inventato il rosa acceso o shocking pink che non solo ha segnato la moda del ‘900 ma non è mai uscito dagli armadi ed è ben presente negli outfit contemporanei. Lo sanno bene gli appassionati di vintage.
Capita spesso nelle fiere e nei mercatini di imbattersi in giacchette dalla tonalità rosa shocking. Capi cangianti che, a seconda dell’incidenza della luce, perdono o acquistano toni di colore. Spesso sono impreziositi da bottoni in color oro ed in avorio, oppure perlati.
Non sono capi facili da indossare ma sono spesso una scommessa vinta perché fanno figura e rompono gli schemi in molte situazioni. Lo shocking ha la forza di dettare lo stile, si impone e diventa magnetico.
Elsa Schiaparelli
Nasce il 10 Settembre 1890 a Roma da Giuseppa Maria de Dominicis, napoletana, e Celestino Schiaparelli, piemontese, Elsa ha avuto un effetto dirompente sulla moda degli anni ’30. Il padre era professore di lingua e letteratura araba all’Università di Roma, primo bibliotecario dell’Accademia dei Lincei, lo zio era il celebre astronomo Giovanni Schiaparelli e suo cugino l’egittologo e senatore Ernesto Schiaparelli. Coco Chanel, la etichetta come “l’italiana” e così facendo ne accresce la notorietà.
Tutto inizia a Parigi dove negli anni ’20 incontra casualmente Paul Poiret che le regala un cappotto e la prende come allieva. Presto inizia a vendere le sue creazioni a piccole case di moda e nel 1925 diventa stilista della maison Lambal. Inizia a lavorare nel 1927 nel suo appartamento in rue de Seine. Nascono i pullover neri decorati con disegni bianchi trompe-loeil ed il maglione con doppio nodo. L’ascesa è merito di un maglione con fili di lana di due colori diversi e con un filo inserito ogni quattro o cinque punti. L’idea è di Aroosiag Mikaëlian, titolare di un laboratorio artigianale con il fratello che crea anche il maglione con collo a V e un doppio nodo sul collo disegnato in trompe-loeil. Vogue nel Dicembre del 1927 lo consacra e lo esporta negli Stati Uniti.
Nel 1928 trasferisce l’attività in rue de la Paix: pullover con ossa umane e tartarughe e pesci dai colori accesi. L’anno successivo nascono borse di metallo e lana e seta, gomma e pelle, con cerniere e gioielli eccentrici. Poi nel 1932 la maison Schiaparelli – Pour le sport, pour la ville, pour le soir conta oltre 800 dipendenti. Ci sono 8 atelier ed una boutique a Londra ed uffici a New York. Infine nel 1935 i dipendenti raddoppiano e la maison si sposta al 21 di place Vendôme. Nella seconda metà degli anni ’30 la maison conta oltre 400 sarte. A place Vendôme un intero locale è dedicato al prêt-à-porter.
Come nasce il rosa Schiaparelli
Il rosa shocking è comparso sulle scene nel 1937 come packaging di un profumo. Dietro ci sono lo scenografo Marcel Vertés, storico illustratore di Vogue, e la scultrice Leonor Fini.
La fragranza Shocking era contenuta in un flacone che Leonor Fini realizzò ispirandosi ad un manichino da sarta, con le curve di Mae West, decorato con fiori di porcellana e un metro in velluto. Il rosa è apparso sulla confezione del profumo con una tonalità ispirata ai quadri di Christian Bèrard.
Nell’abbigliamento il colore compare sulla cappa da sera Phoebus, oggi al Musée de la Mode Galliera di Parigi, quella con il sole ricamato dal pittore Christian Bérard. La cappa fu regalata a Daisy Fellowes, che negli Anni ’30 era l’equivalente di una influencer contemporanea. Nasceva un mito.
Le dive del cinema testimonial della maison Schiaparelli
Tra le clienti affezionate ci sono Wallis Simpson, Marlene Dietrich, Katharine Hepburn, Greta Garbo, Lauren Bacall, Gala Dalí Ed ancora Nusch Eluard, Vivien Leigh, Ginger Rogers, Juliette Gréco e Mae West. Daisy Fellowes diventa la modella prediletta. Elsa le fornisce vestiti gratis per farsi pubblicità con le apparizioni sui giornali.
Poeti e artisti dell’avanguardia surrealista come Jean Cocteau, Salvador Dalí e Tristan Tzara, Elsa Triolet, Alberto Giacometti, Meret Oppenheim, Pablo Picasso influenzano le sue creazioni. Nel 1935 una collaborazione con Dalí produce un portacipria laccato nero o color tartaruga a forma di quadrante telefonico in cui si poteva scrivere il proprio nome. Il tema del telefono ritorna poi con la borsa in velluto a forma di telefono.
Shocking Life
La seconda guerra mondiale costringe la maison a ridurre la produzione e la mano d’opera. A Luglio del 1940, dopo l’occupazione tedesca di Parigi, Elsa torna negli Stati Uniti. Dopo conferenze e premi arriva la proposta di dirigere il dipartimento di moda del Museum of Modern Art di New York, ma Elsa torna a Parigi a Gennaio del 1941. Fu poi costretta a trasferirsi ancora a New York fino alla fine della guerra quando tornò a Parigi e presentò a Settembre del 1945 la prima collezione del dopoguerra. Nel 1949 apre una sartoria a New York.
Il crollo della maison inizia con la presentazione della collezione New Look di Christian Dior del 1947 con spalle imbottite ben delineate. Dior e Cristóbal Balenciaga diventano gli stilisti più innovativi.
Nel 1954 dichiara la bancarotta e termina le attività il 13 Dicembre 1954 quando pubblica a Londra il libro autobiografico Shocking Life. Si ritira ad Hammamet, in Tunisia. Morirà però a Parigi il 13 Novembre 1973, a 83 anni.
Il rilancio del marchio Schiaparelli
Il marchio Schiaparelli è stato rilevato nel 2007 e rilanciato nel 2010 da Diego Della Valle. Nel 2012 è stata restaurata la maison di place Vendôme, nel 2013 è stata presentata al Musée des Arts Décoratifs una collezione firmata da Christian Lacroix e nel 2014 si è tenuta la prima sfilata.
Il nuovo marchio limitato all’alta moda, nel 2015 presenta la sua collezione prêt-à-porter. Il primo direttore artistico Christian Lacroix è seguito da Marco Zanini, nel 2015 da Bertrand Guyon e nel 2019 da Daniel Roseberry.