La cravatta, icona della moda maschile e status symbol per eccellenza, è un accessorio affascinante perché rappresenta la persona come un biglietto da visita o un profilo social.
Spesso la cravatta viene scelta per l’occasione a prescindere dal completo giacca e pantaloni ed anzi a volte si parte dal colore o dalla fantasia della cravatta, rigorosamente regalata, per scegliere l’outfit.
Da icona dell’eleganza maschile la cravatta, negli anni Ottanta e Novanta, è stata riscoperta come accessorio sensuale per la moda femminile, spesso associata ad una camicia bianca e alle bretelle.
Cravatta in 100% seta, è questo il materiale che piace di più
I materiali da preferire sono la pura seta 100% ed il cotone o misto lino-seta o lino-cotone per un outfit informale. In inverno è d’obbligo la lana.
Da evitare il tessuto sintetico mentre la pelle, insolita ma spinta negli ultimi anni, può essere di effetto.
Come scegliere la cravatta
La cravatta deve essere stretta e lunga su una corporatura alta e snella mentre può essere larga su una corporatura bassa e robusta.
Vale la regola della tonalità che deve essere più scura rispetto alla camicia o al completo, ad eccezione del bianco, ideale su una camicia scura.
La tinta unita è perfetta su una camicia o completo monocolore e su una camicia fantasia. Una cravatta a fantasia floreale o geometrica è di grande effetto ma non è ideale su una camicia o completo già colorati o fantasia.
Cravatta su un outfit femminile
Outfit sexy oppure androgino la cravatta da donna è spesso stretta con un nodo stretto.
L’outfit ideale per indossare una cravatta
Office and work: di colore nero o blu scuro si abbina bene ad un tailleur giacca e gonna con scarpa bassa, anche di tela.
Street: una cravatta dalle tonalità scure di blu, verde o rosso può fare figura su una camicia bianca, jeans e sneakers.
Happy hour: nera su una camicia bianca oversize dal colletto sbottonato e pantaloni a sigaretta è un must per volti televisivi e testimonial di campagne pubblicitarie.
Weekend country: camicia jeans e pantaloni jeans con una cravatta di tonalità più scura rispetto al tessuto denim, nera oppure bicolore viola-grigio o blu-rosso ad esempio.
Dove comprare una cravatta vintage
Bancarelle o mercatini vintage e ricercatori o vintage-hunter specializzati nella vendita di abbigliamento e accessori vintage presentano spesso una selezione ridottissima e molto curata di cravatte, bretelle e papillon.
Se non le trovate è sempre meglio chiedere. Le cravatte sono negli appositi espositori ma per esperienza ci sono ricercatori che hanno collezioni splendide, mostrate su richiesta.
Tra Valentino, Hermès, Salvatore Ferragamo, Ives Saint Laurent, Giorgio Armani, Dior, Gucci, Celine… senza contare straordinari marchi italiani come Eugenio Marinella, Ulturale, Bram, Finollo non manca la scelta. Sbirciate per credere.
Brand famosi, marchi storici e grandi case sartoriali mettono online i cataloghi dei prodotti vintage. Potrebbe essere interessante fare un giro nei magazzini virtuali, magari per farsi una idea di colore e fantasia, prima di lanciarsi nella ricerca sul campo.
W ricordate che una bella cravatta può spuntare anche razzolando negli armadi di famiglia.
Come fare il nodo alla cravatta
I nodi da cravatta più usati sono 4: windsor, mezzo windsor, semplice e piccolo.
Breve storia della cravatta
Viene indossata inizialmente per proteggere la gola dal vento e dalla polvere, probabilmente i primi ad adottarla sono stati i grandi eserciti che marciavano tra le intemperie.
L’accessorio vero e proprio risale alla Guerra dei trent’anni tra il 1618 ed il 1648 e viene attribuito ai mercenari croati che portarono a Parigi dei piccoli foulard attirando l’attenzione sul lembo di stoffa che avrebbe preso il nome di hrvati, croates, o cravate in francese.
Come regola vuole serve un testimonial di eccezione, è così che Luigi XIV diventa per tutti il primo modello ad indossare una cravatta. Quel fazzoletto di pizzo diventa un accessorio di alta moda per la nobiltà francese. Badate bene: per gli uomini e per le donne.
L’Italia è rinomata per la sua produzione sartoriale di cravatte, soprattutto in Lombardia. Non mancano grandi marchi in varie zone del Paese, da nord a sud. Aziende che da generazioni tengono in vita l’arte di famiglia, nata in laboratorio o in bottega.
Vintage ma non revival
Potreste trovare una cravatta veramente vintage. Vintage che più vintage non si può. Vi mostriamo questo pezzo straordinario che richiama una carta da parati anni ’70.
Il problema è abbinarla ad un outfit contemporaneo e casual senza risultare usciti da un album di vecchie fotografie.
Il consiglio è sempre lo stesso ed il più funzionale: mixare. Vintage e contemporaneo devono andare a braccetto.
Il ferma cravatta
La cravatta che è già un accessorio ha a sua volta un accessorio: il fermacravatta.
Si possono trovare ferma cravatta vintage molto carini, più o meno preziosi e vistosi. Importante che sia sottile visto che la cravatta sarà stretta.
Solitamente non si usa un fermacravatta se si indossa un gilet o se il nodo della cravatta spunta da un cardigan.
Il materiale più apprezzato è l’argento ricordando di abbinarlo alla fibbia della cintura.