Sartoriale come la moda di qualità, ricca di storia come il cinema, proiettata verso un futuro sostenibile, è NoWar, ingrosso di abbigliamento a Prato guidato da amanti del vintage, pionieri della selezione e designer del second hand.
Commercio di abbigliamento vintage, noleggio di costumi e abiti d’epoca per teatro e cinema, accessori ed oggetti retrò, recupero di capi vintage e creazioni artigianali autoprodotte.
Sauro, Elisabetta e Olimpia ci accolgono nel grande store di Prato, tra i ricordi degli inizi, le straordinarie collaborazioni, i grandi successi e l’era digitale.
Vintage militare, ma rigorosamente NoWar
Tutto inizia dalla raccolta dell’abbigliamento usato e dalla selezione che richiede esperienza e maestria sartoriale, ma prima facciamo un passo indietro.
Sauro e la sua famiglia ci accolgono tra capi ed accessori vintage, militaria, cimeli d’epoca e foto ricordo con grandi nomi del teatro e del cinema. “Erano gli anni ’70 ed ero un rappresentante dei famosi eskimo. Ero appassionato di abbigliamento militare che sotto la forte influenza degli Stati Uniti vestiva i Big Jim ma anche i pacifisti. Mi piaceva che l’abbigliamento militare perdesse la sua valenza diventando moda. Per marcare subito la mia identità, ispirandomi al motto di quegli anni, ho creato NoWar“. Oggi la collezione di abbigliamento militare comprende il parka tedesco Moleskine originale, pantalone M65 americano nero o verde, camicia tedesca leggera e pesante, cappelli e baschi, giacche e cappotti della Germania dell’Est, zaini tascapane e borse, scarponi militari e anfibi dell’esercito italiano e tedesco.
NoWar è una idea vincente e riesce a ritagliarsi uno spazio nel panorama della moda vintage italiana, partecipa a Pitti Immagine Filati come ospite ed è tra i più importanti fornitori alla Vintage Selection, poi tante rassegne sempre da leader del settore ed ancora collaborazioni con teatri e grandi produzioni cinematografiche. Film come Baaria, ed ancora Anni Felici, Bar Sport, E’ stata la mano di Dio, In guerra per amore, Le meraviglie, Luna Park, Non è mai troppo tardi, Piper, Se Dio vuole, Si accettano miracoli, Promises, Suspiria, L’immensità..
Ingrosso, la prima scelta dell’abbigliamento vintage
La raccolta è il primo passaggio della filiera che si completa con l’affinamento della selezione, fino al capo o accessorio vintage ed al pezzo unico che merita un posto in archivio.
Vintage dagli anni ’40 agli anni ’70 e ’80, tra giacche in pelle e camoscio, pellicce, giubbotti da moto, abitini, camicie, foulard ed ancora biancheria per la casa, tende di macramè e tendaggi di broccato, cuscini, tappeti per allestimenti di feste, oggetti e complementi che attirano stilisti, costumisti e scenografi da ogni parte d’Italia per trovare ispirazione ma anche per allestire opere teatrali, film e spot pubblicitari.
La selezione è varia come la vasta scelta di denim, ad iniziare dai jeans Levi’s 501, felpe e cappotti, tutto catalogato, a disposizione dei rivenditori.
Ma come si acquista da un grossista? “I clienti chiamano e prenotano una visita – racconta Olimpia – c’è chi arriva con una lista di capi e le idee chiare, chi cerca ispirazione e chi si lascia guidare“. Tutto è catalogato per epoca e genere, a richiesta vengono aperti gli armadi nei quali i clienti possono fare la loro personale selezione.
“Non è possibile parlare di capo più richiesto perché ognuno ha il proprio guardaroba di riferimento. Seguiamo le tendenze e cerchiamo e mettiamo da parte quelli che probabilmente saranno i capi che andranno per la maggiore, ma il bello di questo lavoro è che cambia continuamente. Abbiamo gli anni ’70 e ’80 ma oggi ad esempio iniziano ad essere vintage gli anni 2000“.
Riuso, remake ed upcycling
Oggi NoWar è sinonimo anche di remake ed upcycling. “Credo di essere stato uno tra i primi – racconta Sauro – a rielaborare i capi dopo avere valutato che jeans e camicie militari ce ne erano tante e di varie taglie. Questo mi ha stimolato a creare qualcosa di nuovo, come gonne o accessori recuperando il second hand, borse fatte dalle giacche o denim che diventano cuscini. Come nel dopoguerra quando una vecchia coperta poteva diventare un cappottino per andare a scuola, oppure un paracadute diventava una bellissima camicia. Smontare e assemblare, un po’ come la mia scrivania..” Sauro mostra un’antica rete per il letto, in maglia intrecciata, rialzata e coperta con un piano in vetro temperato.
Ma non basta avere la materia prima “Servono collaboratori molto bravi ed in questo siamo fortunati perché mia moglie ha una straordinaria cultura per il mondo della moda e mia figlia ha gusto e bravura per reinventare capi di seconda mano donando loro un nuovo stile. Non è un lavoro facile, perché non puoi permetterti di creare aggiungendo quello che non hai, perderebbe senso la sostenibilità. Quello che facciamo noi non solo è a basso consumo per la natura ma restituisce qualcosa all’ambiente. A Prato siamo maestri del riciclo che è diverso dal riuso, una maglia può tornare ad essere un filato con un impatto ambientale calcolato in CO2 pari a zero, ma un buon tessuto rielaborato può portarti sotto lo zero, perché riutilizzi materia prima già lavorata“.
Ingrosso vintage, il ruolo della sartoria
Il ruolo della sartoria all’interno di un ingrosso di abbigliamento vintage è doppio: si occupa di recuperare e ricreare. “Nel laboratorio artigianale ci occupiamo di recuperare i capi vintage, dai rammendi ai bottoni mancanti” un cappotto degli anni ’50, ad esempio, che presenta dei difetti dovuti all’usura o al passare del tempo, può essere recuperato con alcuni piccoli accorgimenti. “Una smacchiatura, un interno da rifoderare, un colletto da sostituire, sono tutti interventi che possiamo fare utilizzando i prodotti giusti e sfruttando materiale di ricambio di alta qualità” il resto è maestria, è quell’arte manuale che ha dato vita a grandi firme della moda.
“Nel remake, invece, occorre prestare attenzione ai materiali e alle cuciture che devono restituire al capo funzionalità, portabilità e stile. Un upcycling può essere bello ma deve avere vestibilità“. Non è solo patchwork, servono taglio e assemblaggio misurati ad arte, questo permette di conservare l’identità del capo originale.
Archivio aperto alla moda, al teatro e al cinema
Ma se volessimo curiosare nell’archivio? “Un’altra delle nostre attività è il noleggio dei capi vintage, molti dei quali rari ed introvabili, a stilisti e costumisti del teatro e del cinema”.
Come si arriva a vestire gli attori? “Quando facevo architettura a Firenze – racconta Sauro – mi arrangiavo a fare dei lavoretti come ad esempio lo scenografo teatrale. Consigliai ad un costumista di venire a Prato dove con un budget ridotto riuscimmo ad allestire un intero guardaroba di seconda mano. Quando ho aperto la NoWar ho ripensato a quell’esperienza ed ho deciso di rifarlo. All’inizio c’è stato un grande lavoro di ricerca, ma abbiamo avuto successo arrivando a comparire nei titoli di coda di grandi produzioni“.
Una scala a chiocciola porta al piano dell’archivio, un luogo sospeso nel tempo nel quale si mescolano materiali, colori e stili che hanno fatto epoca. Dai raffinati vestitini di pizzo alle borsette artigianali, giacche e calzature utilizzate sui set cinematografici, tessuti, cuscini e complementi di arredo oggi ricercati nel modernariato.
Il futuro è sostenibile e digitale
Olimpia, mente creativa del brand, è anche artefice della sperimentazione digitale dell’e-commerce di NoWar “Lavoriamo su più binari, tradizione ed innovazione. Selezioniamo e curiamo i capi vintage, accanto a questo c’è la vendita online al cliente finale“. I capi selezionati per la vendita online vengono fotografati sul set e pubblicati sullo store, con caratteristiche e misure reali. All’insegna della sostenibilità “Crediamo veramente che rimettere in circolazione i capi usati sia una necessità in questo momento storico, sentiamo di fare la nostra parte”.
La vendita al dettaglio. “L’e-commerce consente di vendere i capi vintage ed il nostro brand al pubblico. Prima del Covid lavoravamo molto con l’estero ed oggi è determinante continuare a mantenere i contatti. Ci occupiamo del packaging e della logistica e al cliente arriva il capo direttamente a casa“.
Sullo Shop online è possibile trovare la Selection Vintage e l’abbigliamento Militare, l’area dedicata ai Jeans ed il Remake firmato NoWar.
Sauro, Elisabetta e Olimpia sono pronti ad accogliere i nostri lettori, rivenditori di vintage, second hand ed upcycling nello store NoWar a Prato.